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Lo spessore di sonorità archetipa che certe opere filmiche hanno dimostrato di possedere, sopravvivendo al tempo e attraversando le generazioni, aliene alla stagionalità e incuranti delle mode del momento, non finirà di stupirci. Erano consapevoli, gli autori, di stare dipingendo un classico? Non lo sappiamo, ma sappiamo che tutte e tutti odiamo i nazisti dell'Illinois. E l'eco di quel grido roco e stentoreo: “rimetti a posto la candela!” ci accompagna nei momenti in cui la vita ci abbatte, e le cose ci sembrano dure e pesanti da digerire, come alle feste comandate, e persino a sorridere ci fa male la faccia e si trova sollievo apotropatico nel ricordare che ci vuole giorno molto piovoso per annegare papera. In quei giorni, quando le grida si alzano e si rispondono coordinate, illuminate a intermittenza da festoni colorati altissimi nelle vie del centro fino alla periferia, dove vanno via via perdendo ogni pretesa di sobrietà per disegnarsi in orsacchiotti, scarpette, nani, candeline e faccine sorridenti. Tanti Auguri! Tanti Auguri!
A TE E FAMIGLIA
(se non ci vediamo prima)
cinecox: lunedì di dicembre 2025 ore 21.00 a cox18, via conchetta 18 Milano
- 1/12 The Blues Brothers, John Landis, 1980, 133'
- 8/12 The Rocky Horror Picture Show, Jim Sharman, 1975, 100'
- 15/12 Frankenstein Junior (Young Frankenstein), Mel Brooks, 1974, 105'
- 22/12 Invito a cena con delitto (Death by murder), Robert Moore, 1976, 94'
- 29/12 Il Senso della Vita (The Meaning of Life), Monty Pythons, 1983, 107'

